LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Franco Bonvini
|
|||
La ragazza aveva la pelle sottile tanto che ci passavano i dolori attraverso la sua mano sbucò lenta, e timida attenta a schivare gli intoppi cercando un appiglio sull' autobus che ci portava a scuola.
Così la presi per accompagnarla alla sbarra, le urla furono alte riprenderla e accarezzarla servì solo ad aumentarle.
Non c'era nulla da fare
Come non c' era nulla da fare quando quel tizio continuava a chiedermi, con gentilezza estrema, la via per la toilette chè gli doleva il basso ventre, diceva sfregando e battendole sul petto e doveva andare di corpo, diceva sfregando e ribattendole sul petto in continuazione, battendo e ribattendo e che così gli sarebbe passato.
E io pensavo ma perchè non mi chiedi dov' è il cesso che devo andare a cagare. E forse pensai a voce troppo alta.
Se la fece addosso piuttosto.
Intanto la ragazza urla ancora se la tocchi. Dalle finestre intanto si vede la schiena di una Madonnina. |
|